CASTELLAMMARE DEL GOLFO : TROPHEE BAILLI DE SUFFREN E LA GRANDE BELLEZZA

TROPHEE BAILLI DE SUFFREN CASTELLAMMARE DEL GOLFO (4-5 LUGLIO 2015)

TROPHEE BAILLI DE SUFFREN CASTELLAMMARE DEL GOLFO (4-5 LUGLIO 2015)

CASTELLAMMARE DEL GOLFO : TROPHEE BAILLI DE SUFFREN E LA GRANDE BELLEZZA DEL BORGO MARINARO SICILIANO

Trophee Bailli de Suffren

Trophee Bailli de Suffren

Ogni anno, per quasi due settimane, una flotta di vele d’epoca e classiche si sfida in occasione del Trofeo Bailli de Suffren, la più lunga regata d’altura del Mediterraneo riservata alle imbarcazioni a vela d’epoca e classiche, giunta alla sua quattordicesima edizione. Il Trophée Bailli de Suffren è nato nel 2001 ed è la prima ed unica grande regata di yacht classici del XXI secolo, che tocca quattro dei più affascinanti porti del Mediterraneo, percorrendo 630 miglia da Saint Tropez a Grand Harbour Marina Malta. L’edizione programmata per il 2015 ha visto la partenza da Saint Tropez il 27 giugno e la conclusione a Malta l’8 luglio.

PERCORSO TROPHEE BALLY DE SUFFREN Foto facebook

PERCORSO TROPHEE BALLY DE SUFFREN Foto facebook

Venerdì 4 luglio l’arrivo delle imbarcazioni per la prima volta a Castellammare del Golfo (unica tappa siciliana) e l’accoglienza dei partecipanti presso il “Marina Club” hanno destato parecchia attenzione e ammirazione da parte di numerosi velisti, appassionati, semplici curiosi e turisti locali  ll nome del Trofeo si rifà a quello del ‘Bailli’, il ‘Balivo’, ovvero Pierre Andrée de Suffren, ammiraglio nato nel 1726 in Provenza, che oltre a svolgere funzione di reggente del sovrano, ricopriva anche gli incarichi di Grande Croce e Capitano generale della flotta dell’Ordine di Malta e di viceammiraglio della Marina reale francese.

Foto Facebook Trophee Bailli de Suffreen

Foto Facebook Trophee Bailli de Suffreen

Soprannominato Ammiraglio di Satana, il suo motto era: “Sempre vincitori, mai sconfitti”, egli morì in duello nel 1788. Oggi, una copia della sciabola appartenuta al Balivo, è diventato il premio da assegnare al vincitore. Il Bailli è caratterizzato da spirito goliardico, rievocazione del passato, allegria, distribuzione di onorificenze di carattere cavalleresco, doni e fiumi di Champagne, con gentiluomini, armatori e comandanti impegnati in una lunga regata-crociera a tappe basata su libere scelte tattiche, dove conta l’onestà (… di non accendere il motore per superare piatte di vento) e la voglia di divertirsi, senza dare troppo peso alla competizione. Si tratta di una “competizione tra gentlemen” , di un evento alla cui base vi è lo spirito di amicizia e di amore per lo sport velico e per il mare che unisce equipaggi di imbarcazioni di eccellenza. Se la “vittoria è bella”, l’enfasi è soprattutto posta sul piacere di navigare insieme e di fare scalo in siti privilegiati del Mediterraneo. Al Bailli ci si conosce e riconosce, si sta insieme per quasi due settimane, ci si rivede nelle edizioni successive.

incontri e amicizie tra velisti

incontri e amicizie tra velisti

Qui nascono alleanze, amicizie e anche amori, alcuni figli nascono addirittura tra un’edizione e l’altra. Ogni barca che arriva in porto attende l’arrivo della successiva per donarle una bottiglia di benvenuto. Se il primo arrivato in assoluto vince la Sciabola dell’Ammiraglio Satana, l’ultimo in classifica si porta via quella ‘di legno’. E spesso si lotta anche per questa. Insomma, ci si prende sul serio, ma non troppo, e forse proprio in tutto questo è riassunta una certa filosofia di vita. All’ingresso del porto la barca a vela di turno scortata dalla pilotina fino al molo d’attracco è salutata con strombazzamenti festosi delle altre imbarcazioni già  arrivate. Nel 2015 ogni tappa ha avuto a sua conclusione parziale una cena di gala, seguita da una premiazione di tappa dal titolo appropriato, così la Prima tappa Saint-Tropez, Francia>Porto Rotondo, Sardegna di 193 miglia navali è stata premiata con la “Coppa dei 4 Mori”; la Seconda tappa Porto Rotondo, Sardegna>Castellammare del Golfo, Sicilia  di 240 miglia navali è stata premiata con la “Coppa dei Gattopardi”; mentre la Terza tappa Castellammare del Golfo, Sicilia>Grand Harbour, Malta  di 197 miglia navali è stata premiata con la “Coppa dei Corsari”.

Lelantina e Adria foto Facebook Trophée Bailli de Suffren

Lelantina e Adria foto Facebook Trophée Bailli de Suffren

E’ una vera e propria sfilata acquatica di stupende barche abitabili divise tra yacht d’epoca e yacht classici, che quest’anno ha annoverato tra i partecipanti le imbarcazioni

Amadour e Vistona foto Facebook Trophée Bailli de Suffren

Amadour e Vistona foto Facebook Trophée Bailli de Suffren

Adria, Amadour, Nimrod, Vistona, Lelantina

Lelantina e Tioga di Amburgo foto Facebook Trophée Bailli de Suffren

Lelantina e Tioga di Amburgo foto Facebook Trophée Bailli de Suffren

e la Tioga d’Amburgo, di proprietà della famiglia regnante del Principato di Monaco, ed messa in vendita per poco meno di 20.000 euro!

Tioga d'Amburgo: in vendita a 20.000 Euro

Tioga d’Amburgo: in vendita a 20.000 Euro

 

NIMROD

NIMROD

TIOGA e Cala Marina

TIOGA e Cala Marina

Vincitore della Sciabola dell’Ammiraglio Satana nell’edizione 2014 è la barca Amadour, cutter bermudiano del 1938.  Quella che invece si è aggiudicata la ‘sciabola di legno’, assegnata all’ultimo in classifica, è stata la goletta aurica Sitting Bull del 1974.  L’edizione 2015 del Trophée Bailli de Suffren, dopo ultima tappa a malta 8 luglio, è stato vinto dall’equipaggio della Lelantina con la sciabola dell’ammiraglio Satana.

Premiazione finale Lelantina wins 2015 Trophée Bailli de Suffren dopo ultima tappa a malta 8 luglio 2015  foto Facebook Trophée Bailli de Suffren

Premiazione finale Lelantina wins 2015 Trophée Bailli de Suffren dopo ultima tappa a malta 8 luglio 2015 foto Facebook Trophée Bailli de Suffren

Castellammare diventa così il palcoscenico non solo di uno scambio turistico e culturale, ma anche l’occasione per fare conoscere a un pubblico estremamente esigente le eccellenze di cui dispone la Sicilia e le bellezze culturali e paesaggistiche del suo territorio. Castellammare del Golfo, comune rivierasco siciliano della provincia di Trapani, sorge alle pendici del complesso montuoso di Monte Inici e dà il nome all’omonimo golfo prospiciente il castello, delimitato a est da capo Rama e a ovest da capo San Vito, con un meraviglioso e naturale balcone sul mare, da cui è facile godere il panorama sottostante dal locale belvedere sulla SS 187 Palermo-Trapani.

Belvedere sul porto di Castellammare

Belvedere sul porto di Castellammare

Castellammare nasce come Emporium Segestanorum (porto della vicina Segesta) e fino all’arrivo degli Arabi la sua storia si identifica con quella della città elima. Si ipotizza che l’emporio esistesse già a partire almeno dagli inizi del V secolo a.C, secondo le testimonianze ricavate dalla descrizione della spedizione ateniese in Sicilia del 415 a.C. (Erodoto, Diodoro Siculo, Tucidide, Strabone, Tolomeo), in cui più volte si parla di navi che andavano o venivano da Segesta. Con l’arrivo degli arabi agli inizi dell’800 il paese prende il nome di Al Madarig (“la scalinata”, nome che sembra derivare dalla scalinata che dalla parte più alta del bastione fortificato conduceva al porto). Ancora adesso numerosi magazzini (ex depositi di mosto, vino, olio e cereali) testimoniano questo passato glorioso di porto d’imbarco di merci, continuato fino a tempo recenti, e sono ben integrati e visibili con il circostante panorama della case dalle mille sfumature colorate intorno a Cala Marina e a Piazza Petrolio. 

numerosi magazzini (ex depositi di mosto, vino, olio e cereali) testimoniano questo passato glorioso di porto d’imbarco di merci

numerosi magazzini (ex depositi di mosto, vino, olio e cereali) testimoniano questo passato glorioso di porto d’imbarco di merci

Sono gli arabi a realizzare il primo nucleo del castello poi ampliato dai Normanni. L’edificio fortificato venne edificato su di uno sperone di roccia a ridosso del mare e collegato alla terraferma per mezzo di un ponte levatoio ligneo oggi scomparso.

Ponte vicino le Vecchie Mura

Ponte vicino le Vecchie Mura

Sono questi gli avvenimenti storici che hanno fatto da testimoni alle numerose meraviglie artistiche di Castellammare e della sua “Cala Marina”.

Bellavista dalla passeggiata pedonale (Vicolo Timpa)

Bellavista dalla passeggiata pedonale (Vicolo Timpa)

Percorrendo da Piazza Petrolio il bel sentiero pedonale fino alla marina si osserva il panorama verso Punta Rama e la prima serie di case “di gusto arabeggiante” del nucleo storico, a corona della Chiesa Madre (La Matrici).  

case “di gusto arabeggiante” del nucleo storico, a corona della Chiesa Madre (La Matrici).

case “di gusto arabeggiante” del nucleo storico, a corona della Chiesa Madre (La Matrici).

Questa nata sulle fondamenta di una chiesa precedente,

Chiesa Madre (La Matrici)

Chiesa Madre (La Matrici)

fu iniziata a costruire nel 1726 con apertura al culto dieci anni dopo. Ha tre ordini di navate, custodisce la statua maiolicata del 1599 rappresentante la Madonna di l’Assicursu (Madonna del Soccorso, il cui nome è ancora oggi votato da molte donne che si chiamano “Soccorsa”, essendo la patrona di Castellammare),

STATUA MADONNA DEL SOCCORSO castellammare.com

STATUA MADONNA DEL SOCCORSO castellammare.com

affreschi di Giuseppe Tresca (si ipotizza anche la partecipazione di Giuseppe Velasquez) raffiguranti episodi del Vecchio Testamento e un’acquasantiera del Seicento. La sua sagoma alta e slanciata affiora da ogni visuale fotografica sui tetti delle case.

La Matrice affiora tra i tetti

La Matrice affiora tra i tetti

La Chiesa Matrice tra i tetti delle case di Piazza Petrolio

La Chiesa Matrice tra i tetti delle case di Piazza Petrolio

Tuttavia la chiesa più antica di Castellammare è la piccola e graziata chiesa della Madonna del Rosario, detta “ Maronna di l’Agnuni” (Madonna dell’Angolo),

Chiesa della Madonna del Rosario, detta “ Maronna di l'Agnuni”

Chiesa della Madonna del Rosario, detta “ Maronna di l’Agnuni”

 

che si trova, proseguendo la passeggiata pedonale citata, appena superato il ponte con panoramica vista sul golfo che guarda a Cala Petrolio a est e sulla cala Marina a ovest, sulla destra poco prima dell’ingresso sulla piazzetta (una sorta di piccolo borgo) che antecede al Castello Arabo Normanno. Sembra sia stata eretta in epoca normanna, intorno al 1100, ma la sua attestazione certa è del 1423. Sopra il portale d’ingresso è posto un bel bassorilievo cinquecentesco  in marmo di scuola gaginesca raffigurante la Madonna col Bambino, affiancata da S. Nicolò a destra e da un eremita in adorazione davanti al Crocifisso a sinistra. Il semplice interno, a navata unica con un solo altare, sembra sia stato concepito volutamente scarno per preservarlo dalle ruberie dei pirati.

Madonna nera col Bambino

Madonna nera col Bambino

All’interno della chiesa è conservata una statua raffigurante una Madonna nera col Bambino, collocata in un angolo; sulla parete proprio dietro la testa del bambinello alcuni vogliono immaginare, a secondo della illuminazione che la colpisce, una immagine riflessa del viso del Cristo. In fondo alla piazzetta rimane invece l’ingresso del Castello Arabo Normanno. Le prime notizie riguardanti il castello arabo-normanno di Castellammare del Golfo sono riferite dal geografo arabo Idrisi nel suo “Libro di Re Ruggero”, risalente al 1154.

Il castello  e il paese

Il castello e il paese

La costruzione del castello si attribuisce agli Arabi che lo eressero, intorno al X secolo, sulle rovine di preesistenti fortificazioni. Il castello venne edificato su uno sperone roccioso prossimo al mare, collegato alla terraferma tramite un ponte levatoio. Ampliato dai Normanni, divenne poi un’importante fortezza degli Svevi che lo cinsero di mura e vi innalzarono delle torri.

il Castello Arabo Normanno

il Castello Arabo Normanno

Al centro delle lotte fra Angioni e Aragonesi, nel 1314 Castellammare si arrende a Roberto d’Angiò. Due anni più tardi gli Aragonesi hanno la meglio e si impadroniscono del castello, del quale distruggono parte delle fortificazioni ed una delle torri. Successivamente il Castello fu ricostruito e divenne dimora di numerose famiglie principesche, vassalle dell’Imperatore. Nel 1521 il fortilizio viene protetto da una prima cinta muraria e, nel 1537, venne eretta una terza torre, chiamata “il Baluardo”. Nel 1587 venne completata la seconda cinta muraria, munita di tre porte d’accesso. È in questo periodo che il ponte levatoio venne sostituito dal ponte in muratura tutt’oggi esistente.

il Castello con i balconi particolari

il Castello con i balconi particolari

Oggi il castello è stato restaurato e ospita, al suo interno, il Polo Museale “La memoria del Mediterraneo” che ha lo scopo di conservare e valorizzare il patrimonio storico, artistico ed etno-antropologico della città e del suo territorio. Esso è articolato in quattro sezioni: Museo dell’acqua e dei mulini, Museo delle attività produttive, Museo archeologico e Museo delle attività Marinare. Ritornando indietro per il Ponte del Castello è presente una delle più note scalinate caratteristiche che collegano il centro storico al porto di Castellammare, la “Scalinata Rotary per la Pace”, con accesso dal Ponte del Castello (dalla parte superiore) e dalla Marina (dalla parte inferiore della stessa).

 

Murales  della Scalinata Rotary per la Pace

Murales della Scalinata Rotary per la Pace

Essa è stata inaugurata nel maggio 2013 con il murales realizzato dall’artista Domenico Sucameli con mattonelle sponsorizzate dai club Rotary di Castellammare del Golfo,  Calatafimi Segesta, Terre degli Elimi e con il patrocinio del Comune di Castellammare del Golfo e offre un primo emozionante accesso alla stupenda Cala Marina,

Finestra sulla Scalinata Rotary per la Pace

Finestra sulla Scalinata Rotary per la Pace

Scalinata Rotary per la Pace

Scalinata Rotary per la Pace

con le tante imbarcazioni dei pescatori, il porto turistico, la spiaggetta e i tanti citati magazzini (ex deposito di mosto, vino, sansa e cereali) che fanno corona alle policrome case di Castellammare, abbarbicata alle pendici di monte Inici.

Archi e ponte lungo la Scalinata Rotary per la Pace

Archi e ponte lungo la Scalinata Rotary per la Pace

Panorama su Cala Marina  e i magazini dalla Scalinata Rotary per la Pace

Panorama su Cala Marina e i magazini dalla Scalinata Rotary per la Pace

Scalinata Rotary per la Pace

Scalinata Rotary per la Pace

Panorama di Cala Marina

Panorama di Cala Marina

Panorama di Cala Marina con barche da pesca

Panorama di Cala Marina con barche da pesca

La cala Marina, con le sue viuzze circostanti fino a Cala Petrolio, è anche un luogo di incontro dell’intera comunità, vissuto come un mercato all’aperto,

Il borgo visto dalla Cala Marina

Il borgo visto dalla Cala Marina

dove si possono trovare l’ambulante con il lapino per la compravendita di frutta e verdura,

l’ambulante con il lapino per la compravendita di frutta e verdura,

l’ambulante con il lapino per la compravendita di frutta e verdura

il pescatore che vende il pesce appena pescato,

il pescatore che vende il pesce

il pescatore che vende il pesce

l’ambulante di abbigliamento che piazza la sua colorita bancarella sotto le mura antiche che circondano la cala all’ombra di palme e vecchie mura

ambulante di abbigliamento all'ombra delle vecchia mura

ambulante di abbigliamento all’ombra delle vecchia mura

e l’artista locale che si diletta a inventare articoli di design originali, intagliandoli dai fiscoli, i vecchi “coffi di disa” (che servivano per separare le olive dopo la molitura della sansa di olio),

artista intagliatore di Fiscoli ( coffi di disa )

artista intagliatore di Fiscoli ( coffi di disa )

mentre sulla banchina accanto un membro dell’equipaggio pulisce la plancia di una delle prima barche a vela del Trophee Bailli giunte.

pulizie a poppa

pulizie a poppa

Attracco al porto del TIOGA (Cala Marina)

Attracco al porto del TIOGA (Cala Marina)

Poco distante su uno dei gozzi dei pescatori emoziona l’accoglienza riservata dal piccolo cane meticcio, diventato beniamino di tutta la cooperativa di pescatori felice che la sua presenza a bordo porti positivo auspicio nella pesca quotidiana, al suo vecchio padrone adottivo, che ricambia i suoi slanci e scodinzolii, abbracciandolo come un figlio, apostrofandolo a voce “beddu miu” e nutrendolo con pesce rigorosamente fresco, perché solo di esso il cagnolino si nutre, disdegnando qualsiasi altro cibo alternativo al pesce venga a lui portato da chiunque lo conosce!

l’accoglienza festoda riservata dal piccolo cane meticcio al pescatore, suo padrone

l’accoglienza festosa riservata dal piccolo cane meticcio al pescatore, suo padrone

E’ anche luogo di osservazione di casette semplici in stile tipico siciliano, abbarbicate come per magia come tanti cubi incastrati gli uni sugli altri, un luogo dove una coppia di anziani si godono il fresco affacciandosi sulla magnifica vista del porto destando l’invidia di chi li osserva, pensando “questo è un luogo dove invecchiare felici”,

una coppia di anziani si gode il fresco affacciandosi sulla magnifica vista del porto

una coppia di anziani si gode il fresco affacciandosi sulla magnifica vista del porto

oppure dove incontrare novelli sposi pronti a subire gli shot fotografici del “maestro fotografico” mentre passano uno dei ponti che conducono al Castello,

NOVELLI SPOSI ATTRAVERSANO IL PONTE CHE CONDUCE AL   CASTELLO

NOVELLI SPOSI ATTRAVERSANO IL PONTE CHE CONDUCE AL CASTELLO

per ricordare il loro giorno felice, quasi a segnalarlo come un augurio di benvenuto e inizio e vita nel nido d’amore.

Palazzo Crociferi, sede del comune (foto castellammare.com)

Palazzo Crociferi, sede del comune (foto castellammare.com)

Dal Palazzo Crociferi, fondato nel 1659 insieme alla chiesa di Maria SS. degli Agonizzanti come convento dei Padri Crociferi, oggi sede del Municipio (mentre la chiesa è adibita a sala consigliare ed auditorium), la parte bassa di Via Garibaldi conduce con una passeggiata salutare ad un altro ponte che si innesta al porto e alla Cala Marina, dispensando sorprese ed emozionanti scorsi panoramici.

Scorcio della Chiesetta delle Anime del Purgatorio

Scorcio della Chiesetta delle Anime del Purgatorio

La chiesetta delle Anime del Purgatorio, dove si venera la Madonna del Paradiso, è un primo delizioso scorcio tra le case storiche del quartiere, adorne di balconi ingentiliti da decorazioni e fregi (segno evidente di dimore di qualche dirigente dell’epoca),

Casa storica con decorazione e fregi

Casa storica con decorazione e fregi

precedente numerose altre scalinate, tra le tante vanno su e giù per la borgata, con sottopassi e archi con edicole votive, che conducono con un dedalo di viuzze alla Marina.

Scalinata con sottopasso ed arco

Scalinata con sottopasso ed arco

Panorami come quello di Castellammare sono unici, come unica è la Sicilia, che da sempre lascia scoprire all’attento visitatore la magia e l’atmosfera di borghi ancora integri con la mescolanza di stili dalle influenze arabe, normanne e medioevali fino al tipico siciliano del primo ‘900, lasciando pensare che ogni passaggio sul territorio ha influenzato la cultura, l’arte, lo stile architettonico, mantenendo integro il cuore isolano, libero di spaziare, di pensare e di accettare nella terra natia i marinai di un tempo, come i velisti e i naviganti di oggi…sempre con il vento in poppa.

Il TIOGA attraccato a Cala Marina

Il TIOGA attraccato a Cala Marina

Piazza Petrolio : spiaggia, case e magazzini attorno alla Chiesa Madre

Piazza Petrolio : spiaggia, case e magazzini attorno alla Chiesa Madre

FONTI =   ProLocoCastellammare     castellammare.com                                  tropheebaillidesuffren.com   Pagina Facebook Trophée Bailli de Suffren 

Altre foto sono visibili sull’album FLICKR CASTELLAMMARE AL MADARIG https://www.flickr.com/photos/giuseppe_russo/sets/72157656212728971 

COSE DA FARE IN SICILIA 1A PARTE

COSE DA FARE IN SICILIA 1A PARTE

REPORTAGE PUBBLICATO ANCHE SU COSE DA FARE IN SICILIA  http://www.cosedafareinsicilia.it/2015/07/26/il-trophee-bailli-de-suffren-fa-sosta-a-castellammmare-del-golfo-il-reportage/

COSE DA FARE IN SICILIA 2.A PARTE

COSE DA FARE IN SICILIA 2.A PARTE

Altri Reportages sulla Sicilia sono visibili, cliccando sui sottoindicati links                        BALESTRATE SAPORI DI SICCIARA  https://russogiuseppefotoeviaggi.wordpress.com/sicilia/balestrate-sapori-di-sicciara/ 

BALESTRATE : ALTARI DI SAN GIUSEPPE  https://russogiuseppefotoeviaggi.wordpress.com/sicilia/balestrate-altari-e-pani-di-san-giuseppe-quando-la-tradizione-popolare-legata-alla-devozione-religiosa-sposa-larte/

SCALA DEI TURCHI                           https://russogiuseppefotoeviaggi.wordpress.com/sicilia/scala-dei-turchi/           

MADONNA DEL PONTE https://russogiuseppefotoeviaggi.wordpress.com/sicilia/madonna-del-ponte-partinico 

 

0 commenti

    • Grazie Rosaria,,,,Pur non essendo di Castellammare, amo molto questo paese, che nella Marina soprattutto ha una energia incredibile e degli scorci panoramici, che non hanno nulla da invidiare a luoghi più famosi come la costiera amalfitana o le Cinque Terre !! Quando posso ci vado sempre per fotografare e pur ripetendo la stessa scalinata (quella citata” Rotary per la pace”), vi trovo sempre elementi e spunti.

  1. Sono stata ieri al porto di Castellammare e delle statue hanno attirato la mia attenzione .
    Sono donne penso di varie etnie che accolgono i navigani? Si trovano proprio davanti le mura del castello,

    • C’è stata di recente una manifestazione d’arte, postuma alla stesura del reportage qui scritto. Probabilmente (se come penso provengono da questa) saranno state messe lì per essere ben visibili; magari qualche castellammarese doc…può dare informazioni più chiare scrivendo qui ed informarci tutti. Grazie

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