TOUR IN BANGLADESH I BANGLADESH IL PAESE DELLE MAREE “RASH MELA” DAL 13 AL 27 NOVEMBRE 2018

BANGLADESH IL PAESE DELLE MAREE “RASH MELA” DAL 13 AL 27 NOVEMBRE 2018

1° GIORNO: MARTEDì 13 NOVEMBRE 2018: ITALIA – DUBAI – DHAKA  VOLO

Ritrovo dei Sig.ri partecipanti all’aeroporto di partenza. Disbrigo delle formalità di imbarco. Partenza con volo di linea in classe economica per Dubai, da cui dopo un breve transito si riparte con nuovo aeromobile per Dhaka con pasti e pernottamento a bordo.

2° GIORNO: MERCOLEDì 14 NOVEMBRE 2018: DHAKA – SONARGAON – COMILLA – 119 km – 3 h BUS

All’arrivo a Dhaka in mattinata, dopo aver osservato le pratiche doganali in entrata e aver ritirato il bagaglio, accoglienza dello Staff che ci accompagnerà durante il viaggio. In direzione di Comilla si visita l’antica capitale del Bengala, Sonargaon che vuol dire Città d’Oro. Essa col nome di Painam Nagar fu capitale dei governanti e governatori musulmani medievali del Bengala orientale nel XII sec. Dopo la conquista Mughal di Sonargaon (1611) l’area di Panam fu collegata alla metropoli dominante con la costruzione di strade e ponti. Di essa restano molti edifici storici dalle architetture coloniali legati alla storia di Baro-Bhuyan e quelle pre-Mughal della Goaldi Mosque, costruita a cupola singola. All’arrivo a Comilla si visita il complesso di Maynamoti, che fu sede della civiltà buddista dal 7° al 12° secolo Dc, che conserva oggi i resti di più di 50 antichi insediamenti buddisti sparsi su una serie di colline basse ed isolate. Pranzo presso ristorante lungo l’autostrada e Cena presso l’hotel Red Roof Inn o similare a Comilla (FB). 

 

3° GIORNO: GIOVEDì 15 NOVEMBRE 2018: COMILLA – KUMIRA – CHITTAGONG – RANGAMATI  –  226 km – 6 h BUS

Dopo colazione, partenza via Chittagong per Rangamati, il cui distretto è abitato da popolazioni indigene colorate, per lo più di etnia Chakma. Lungo l’itinerario si visita Ship Breaking Yard, il cantiere navale di Kumira. (Si informa che non si può entrare nel settore ma si può vedere da lontano il lavoro degli operai mentre rompono le navi con possibilità di fare qualche scatto fotografico da lontano). Lungo l’avvicinamento a Rangamati (3 ore di bus) si sosta a Chittagong per visitare la Chandan Pura Mosquee (con una architettura davvero particolare per le sue cupole e i suoi minareti dalla forma elaborata e dipinti vivacemente), il II World War Cemetery (creato dall’esercito britannico e contenente in origine circa 400 sepolture), l’Ethnological Museum (che raccoglie oggetti e testimonianze delle popolazioni tribali del Bangladesh e più in generale delle aree di cultura bengali) e il Mazar Hazrat Bayzid Bostami, il santuario dedicato a Bayazid Bostami, un famoso sufi persiano nato a Bostam in Iran. L’area sacra del complesso è costituita da una tomba circondata da una struttura in mattoni con una vecchia moschea e un grande stagno, considerato un luogo sacro che attrae quotidianamente un gran numero di visitatori e pellegrini. Lo stagno ospita un gran numero di tartarughe dal guscio nero note come Bostami Turtle o Bostami Kachim (localmente chiamate Mazari), che essendo una specie molto rara e in pericolo di estinzione sono protette. La leggenda tramanda che queste tartarughe sono i discendenti degli spiriti maligni che hanno subito l’ira del famoso santo Bayazid Bostami, mentre visitava la zona. Si ritiene che gli spiriti maligni siano stati poi trasformati in tartarughe come punizione e condannati a trascorrere l’eternità in questo stagno. In serata si raggiunge Rangamati  Il pranzo è a Chittagong in un ristorante locale, mentre la cena presso il motel BPC di Rangamati, gestito dalla National Tourism Authority (FB).

 

4° GIORNO: VENERDì 16 NOVEMBRE 2018: (CHITTAGONG HILL TRACTS 1) RANGAMATI – KAPTAI LAKE CRUISE –  SHUVALONG TRIBAL MARKET – CHAKMA – TABOLCHURI – RANGAMATI – 295 km – 3 h BUS e BARCA

Dopo aver ottenuto i permessi per l’area Chittagong Hill Tracts, si naviga in crociera attraversando con una barca il famoso lago Kaptai, il più grande lago d’acqua dolce artificiale del Bangladesh. Il lago è stato creato a seguito della costruzione della diga Kaptai sul fiume Karnaphuli, come parte del progetto idroelettrico Karnaphuli. La profondità media del lago Kaptai è di 100 piedi (30 m) e la profondità massima è di 150 m (490 piedi). Anche se è stato creato principalmente per la generazione di energia idroelettrica, svolge un ruolo vitale per la produzione di pesci d’acqua dolce, generazione di energia, controllo delle inondazioni e agricoltura. Con colazione al sacco preparata in anticipo (da consumare in barca durante il transfer), si parte presto per raggiunge Shuvalong per visitare il suo bazar tribale settimanale che si tiene una volta alla settimana. Molte etnie tribali (Chakma, Marma, Tripura, Chak, Murong) giungono in questo mercato da diverse parti interne della collina per le compravendite abituali, secondo modalità di scambio molto divertenti e sempre memorabili. I Chakma sono il gruppo tribale più numeroso del Bangladesh, appartenente al gruppo mongoloide, di lingua indo-aryana. La stragrande maggioranza dei Chakma è buddista, ma integrati nella loro pratica buddista sono i più vecchi elementi religiosi, come adorazione delle forze della natura. I Marna che provengono dal vicino Arakan (oggi in Birmania) sono anch’essi di religione buddhista e sono il secondo gruppo etnico più numeroso del distretto. I Tripura costituisco il terzo gruppo tribale delle Chittangong Hill Tracts; essi sono principalmente indù ma le loro credenze e pratiche religiose sono diverse dagli indù di casta in molti modi. Loro adorano il dio Shiva e la dea Kalì e 14 altri dei, ma credono anche in un numero di spiriti cattivi, di esseri incorporei e di demoni che hanno la loro dimora nelle giungle e che danneggiano le persone infliggendo malattie. I Chak giunti attraverso l’Arakan, sono buddisti e praticano la coltura Jhum (seminomade), con una lingua propria anche se non con una forma scritta. Come i Marma bruciano anche loro i morti. La tribù dei Murong, anch’essa originaria dell’Arakan, emigrò nel Bangladesh a seguito della guerra con i Khumi che la sconfisse cacciandola. I Murong sono patriarcali, ereditando la proprietà, e non si sposano all’interno dello stesso clan o sotto-clan. La maggior parte dei Murong sono buddisti e alcuni si sono convertiti al Cristianesimo. In generale sono rimasti comunque animisti e adorano la natura. L’attività principale dei Murong è la coltura Jhum (seminomade) e la raccolta di legna nella giungla. Nel tour si possono anche raggiungere le Shuvalong Falls (benchè in questo periodo asciutte), prima di proseguire in direzione del villaggio tribale Chakma, sulle piccole isole omonime, dove si percepisce il vero senso della particolare cultura locale, godendo di una vista mozzafiato sulle colline circostanti dal lago, visitando i piccoli templi delle isole. In serata si raggiunge il mercato tribale di artigianato a Tabolchuri, prima di rientrare a Rangamati Pranzo presso un ristorante tradizionale e Cena presso il motel BPC di Rangamati (FB).

5° GIORNO: SABATO 17 NOVEMBRE 2018: (CHITTAGONG HILL TRACTS 2) RANGAMATI – GHAGRA TRIBAL MARKET – BANDARBAN – 83 km – 3,30 h BUS FERRY JEEEP

Dopo colazione, partenza per Bandarban, un altro distretto abitato da popolazioni indigene coloratissime, per lo più di etnia Marma, Chakma e Bhom. Il tempo di percorrenza varia in base alle soste ai check points per i controlli occorrenti per ottenere i  permessi speciali per accedere all’area. A 3 ore di strada da Rangamati si visita la fabbrica di telai a mano presso il bazar di Asham Bosti e Bonorupa ed in seguito anche il mercato tribale settimanale di Ghagra (o Hat, come genericamente sono definiti i mercati all’aperto delle aree rurali). Attraversando con un piccolo traghetto il possente fiume Karnaphuli (il fiume che sfocia a Chittagong, nella Baia del Bengala), si arriva a Bandarban, dove a bordo di jeep locali (Chander Gari) si visita il Dhatu Jadi,  un complesso monastico buddista Theravada costruito in stile Arakanese, noto anche come Tempio d’Oro e successivamente anche i villaggi Bhom, Lahma Para e Al Faruq Para, per cercare di conoscere da vicino i loro usi. Pranzo a base di frutta di stagione e Cena presso il motel BPC di Bandarban (FB).

6° GIORNO: DOMENICA 18 NOVEMBRE 2018: (CHITTAGONG HILL TRACTS 3) BANDARBAN – BANDARBAN TRIBAL MARKET – SHANGU RIVER CRUISE – TRIBAL VILLAGE TOUR – BANDARBAN BARCA

Oggi si visita il mercato tribale settimanale di Bandarban. Esso è un luogo dove si possono trovare differenti etnie a stretto contatto tra loro. Sono presenti almeno 12-13 tribù diverse che hanno origini cinesi-tibetane e provengono soprattutto dall’Arakan. Queste tribù migrarono circa 250-300 anni fa e tra di esse le principali sono: Chakma, Marma, Tripura, Mru, Tangchaya, Khumi, Lushai, Pankhu, Bawm, Kuki, ognuna di esse avente la sua distinta identità culturale. Nel pomeriggio si visita il villaggio della tribù di Marma e Tripura, dopodiché ci si trasferisce a Kecching Ghata, dove avviene l’imbarco su tipica imbarcazione locale per fare una crociera sul famoso fiume Shangu, che scende dalle colline lussureggianti. In questa escursione si attraversa un meraviglioso paesaggio collinare fino a raggiungere il villaggio tribale di Moddham Para Marma per giungere infine a Bandarban Pranzo in un ristorante locale e Cena a Bandarban (FB).

7° GIORNO: LUNEDI’ 19 NOVEMBRE 2018: (CHITTAGONG HILL TRACTS 4) BANDARBAN – RUMA TRIBAL MARKET – COX’S BAZAAR – 228 km – 6,30 h BUS

Con colazione al sacco si raggiunge in 3 ore il mercato tribale settimanale di Ruma, uno dei più colorati e frequentati della zona. E’ questa l’occasione di godere lo stile di vita dei suoi abituali frequentatori: Chakma, Marma, Bhom, Murong, Moro, Toichenga e altri gruppi etnici minori che vivono all’interno della foresta, spostandosi fin qui per commerciare. In 6 ore di auto si raggiunge Cox’s Bazaar, capitale turistica del Bangladesh, dove in serata è prevista la visita del mercato birmano, frequentato da etnie del vicino Myanmar, qui trasferitisi da molto tempo, dove è possibile acquistare prodotti di artigianato birmano, come tessuti e abbigliamento, oggetti in legno di sandalo e gioielli di perle. Una colorita performance con danze tribali Rakhayan è seguita dalla cena Pranzo a base di frutta di stagione e Cena presso l’albergo  Neeshorgo di Cox’s Bazaar (FB).

8° GIORNO: MARTEDI’ 20 NOVEMBRE 2018: COX’S BAZAAR – TANGAIL – SIRAJGONG – BOGRA – 218 km – 7,15 h AEREO e BUS

In mattinata è prevista una visita al Fish Market di Cox’s Bazaar, dove in prossimità del porto numerose bancarelle espongono l’assortita tipologia di pesce fresco, insieme al pesce secco ‘Shutki’ (come viene localmente chiamato il popolare cibo bengalese), che in quest’area costituisce un grande indotto per la sua lavorazione. Si raggiunge quindi l’aeroporto per un volo interno di circa 1 ora su Dhaka, da cui si procede immediatamente con bus in direzione di Bogra. Lungo il percorso si visitano una fabbrica di telai a mano e nei pressi di Tangail la graziosa Moschea Atia. La moschea, raffigurata nella banconota da 10 Tk, è stata costruita nel 1609 di un bel colore fra il mattone e il rosa, mescolando elementi Moghul e pre-Moghul. Si trova immersa in una foresta di alberi in mezzo ai campi e vicino a un profondo stagno, costituendo una vista rilassante dopo il trambusto urbano delle strade di Dhaka. Superato il possente fiume Jamuna (Brahmaputra) attraverso il Jamuna Bridge, si visita il villaggio di Sirajgong, famoso per la sua alta concentrazione di tessitori e tintori, con l’opportunità di conoscere il lavoro di questi tessitori e di scoprire come nasce il famoso “lungi”, una specie di sarong a forma di gonna indossata dagli uomini. In serata l’arrivo a Bogra.  Pranzo a Tangail e Cena presso l’hotel Siesta (FB).

9° GIORNO: MERCOLEDI’ 21 NOVEMBRE 2018: COX’S BAZAAR – MAHASTHANGARH – PAHARPUR – RAJSHAHI – 191 km – 6,15 h BUS

Partendo in direzione di Rajshahi, si visita il complesso di Mahasthangarh, il principale sito archeologico in stile urbano del Bangladesh. Si ritiene che l’antico sito di Mahasthangarh risalga al 700 Ac e sia stato occupato fino al 1700, costituendo la capitale dell’antico regno del Bengala con le varie dinastie  succedute Maurya, Gupta, Pāla e Sen. Fu anche chiamata città di Punda nel 3° secolo Ac ed è considerata la più antica città del Bangladesh. Il sito comprende un tempio con la tomba di Shah Sultan Balkhi Mahisawar, un derviscio (santo musulmano) di lignaggio reale che si recò nell’area nel XIV secolo con lo scopo di convertire i locali alla religione islamica. Si prosegue poi  per 130 km in direzione di Paharpur (Shompur Bihara o Somapura), uno dei siti dichiarato patrimonio mondiale dall’UNESCO ed una delle principali aree archeologiche del paese, dove ha sede il più grande monastero Vihara buddista del mondo. Somapura fu fondata dal re Dharmapala, secondo sovrano della dinastia Pāla (750–1174), che fu un grande mecenate del Sangha buddhista. L’area archeologica di Somapura, che copre 110,000 m2, presenta al centro un grande complesso rettangolare, in cui 177 celle monastiche circondano lo stupa principale, posto al centro con una curiosa pianta cruciforme che rappresenta un unicum nell’architettura buddista indiana. Si visita l’adiacente Museo Paharpur e continuando il percorso alla volta di Rajshahi (150km) anche la Kusamba Mosque, costruita durante il periodo della dominazione afghana in Bangladesh (1558-1559) in mattoni e con alcune parti in pietra; molte sue  decorazioni sono ancora lungo le pareti  Pranzo in una casa locale nel villaggio di Paharpur e Cena in un ristorante locale di Rajshahi (FB).

10° GIORNO: GIOVEDI’ 22 NOVEMBRE 2018: RAJSHAHI – PUTHIA – KUSHTIA  – 133 km – 4 h BUS

Dopo aver visitato la locale fabbrica di seta, si lascia Rajshahi in direzione di Kushtia per raggiungere a 32 km il piccolo villaggio di Puthia, la più importante struttura hindu presente in Bangladesh, con il suo complesso templare e il palazzo dei Re, costruiti dalla regina Hem Kumari Debi in onore della suocera Sharot Sundari Debi. Il complesso è composto principalmente da 4 templi. Il monumento più affascinante del villaggio è il Panchratna Govinda Temple, una grande struttura quadrata coronata da un gruppo di torri ornamentali in miniatura. Esso è coperto da motivi in terracotta estremamente intricati raffiguranti scene tratte dall’epica hindu che gli conferiscono l’aspetto di un edificio coperto da un enorme tappeto orientale rosso. Esso ospita una collezione di opere d’arte in terracotta raffigurante la storia d’amore tra Lord Krishna e la sua consorte Radha. Il decoratissimo Shiva Temple si affaccia sul lago Siv-Sagar e rappresenta la tipica architettura a 5 guglie dell’India settentrionale. Il tempio possiede tre piani di ampiezza decrescente coperti da quattro spire. È decorato con incisioni in pietra e sculture che purtroppo sono state danneggiate durante la Guerra di Liberazione, mentre al suo interno è un enorme basalto Shivalinga. Il Tempio di Jagannath (un altro nome con cui viene chiamato Krishna) del XVI secolo è uno dei migliori esempi di tempio a capanna; esso è lungo solo 5 m per lato e presenta un’unica torre alta 10 m affusolata verso l’alto. La facciata occidentale è decorata con pannelli in terracotta dai disegni geometrici.  All’interno del complesso sono anche il Tempio di Anika e il Rajbari o Palazzo del Raja (re) di Puthia. Proseguendo per Kushtia si visita la tomba di Lalon Shah (poeta spirituale e mistico della letteratura bengalese), dove si può ascoltare il canto mistico Baul (Folk) della canzone Lalon Pranzo in un ristorale locale e cena a Kushtia (FB).

11° GIORNO: VENERDI’ 23 NOVEMBRE 2018: KUSHTIA – BAGERHAT CITY TOUR – MONGLA – (SUNDARBANS CRUISE 1) – DUBLA – 200 km – 5 h  BUS e BARCA

Dopo colazione si lascia Kushtia alla volta di Bagerhat, originariamente conosciuta come Khalifatabad, soprannominata la “città della menta del sultanato del Bengala” e fondata nel XV secolo dal santo guerriero generale Ulugh Khan Jahan durante il regno di Sultan Nasiruddin Mahmud Shah nel punto d’incontro dei fiumi Gange e Brahmaputra. Quando Khan Jahan Ali prese in concessione questa zona dal Sultano di Delhi e dal Sultano del Bengala, l’area di ingresso era coperta da una fitta giungla, che lui cominciò a tagliare, iniziando così a costruire una città ricca di moschee. All’arrivo a Bagerhat si visita il sito patrimonio mondiale dell’Unesco Sixty Dome Mosque o Shait Gumbad Mosque, che significa ‘il Tempio con 60 Cupole’ e costituisce la più grande e magnifica moschea tradizionale del paese. Vicino ad essa sono la Singhair Mosque, una struttura molto carina con colonne di mattoni a coste e la Bibi Begni’s Mosque, a cupola singola, decorata con alcuni motivi interessanti. La Ronvijoypur Mosque o Fakirbari del XV secolo è davvero impressionante e contiene la più grande cupola della moschea in Bangladesh, con una campata unica di 11 metri. Il suo interno è semplice, ma i principali mihrabs (nicchie) sono decorati con gradevoli motivi floreali.  Khan Jahan Ali Mazar è il Mausoleo dove fu sepolto il santo fondatore della città; esso è un edificio a un solo piano con bellissima cupola, con un ingresso coperto con piastrelle di vari colori, mentre la tomba è fatta di pietre tagliate. Il complesso si affaccia su un placido laghetto conosciuto come Thakur Dighi, che fino a poco tempo fa ospitava due giganteschi coccodrilli di oltre 100 anni. Affettuosamente denominate Dhalapahar e Kalapahar (letteralmente ‘montagna bianca’ e ‘montagna nera’), queste languide creature furono un successo per i turisti e per i pellegrini, che li alimentarono con polli vivi in cambio di benedizioni divine. Dopo la loro morte nel 2011 e nel 2014, le autorità locali hanno introdotto una nuova famiglia di coccodrilli nell’acqua con l’obiettivo di mantenere viva la leggenda e per strappare scatti fotografici ai turisti.  A pochi passi da esso è Nine Domed Mosque, la moschea a nove cupole recentemente ristrutturata (chiamata anche Noy Gombuj Masjid). Avendo tempo disponibile, si visiteranno anche la Chunakhola Mosquee, con una cupola singola a forma di bulbo situata in una lussureggiante risaia che gli conferisce un aspetto da fiaba, e la Zinda Pir Mosquee, contenente un numero di piccole tombe all’interno dei suoi terreni ricoperti di vegetazione e in un ambiente atmosferico. Lasciata Bagerhat si prosegue per 52 km in direzione di Mongla, dove dopo aver visitato la locale  St. Paul Catholic Church, ci si imbarca sul battello che inizierà la navigazione verso Sundarbans Forest e fino all’isola di Dubla. La Sundarbans Forest è una regione naturale che comprende il Bangladesh meridionale e una piccola parte nell’India orientale. È il più grande insieme di foresta di mangrovie alofitiche e soggetta a maree nel mondo compreso dentro il Parco naturale omonimo. La Sundarbans Forest NP copre circa 10.000 chilometri quadrati (3.900 km quadrati), la maggior parte dei quali è in Bangladesh ed il resto in India. Essa è l’habitat di numerosi animali, tra cui la maestosa tigre reale del Bengala, il cervo maculato, il coccodrillo, la scimmia, varie specie di uccelli acquatici, i cinghiali selvatici, il serpente, la lontra. All’arrivo presso Dubla il battello resterà ancorato in una posizione adatta, spostandoci dal battello principale a barche più piccole per raggiungerla in circa quindici minuti. Dubla è un’isola circoscritta e formata tra i fiumi Kunga e Mara Pasur. Qui si può cominciare ad osservare attentamente l’arrivo dei pellegrini preparati a partecipare all’alba alla celebrazione del Rash Mela. Circa 25.000-30.000 persone gremite nella zona del mercato temporaneo o nel campo dove si prepara il Rush Mela, il giorno della Luna Piena, con danze, canti e Puja, circondati da tanti venditori. Durante questa performance musicale mistica si distingue tra i tanti inni religiosi “Kirton“, la canzone mistica religiosa hindu con glorificazione ed esaltazione dell’amore di Dio in onore di ‘Radha’ e ‘Krishna’. Si ritorna infine sulla barca per il pernottamento (FB).

12° GIORNO: SABATO 24 NOVEMBRE 2018: (SUNDARBANS CRUISE 2) DUBLA – RASH MELA – KOTKA WILDLIFE SANCTUARY – BARCA

Oggi è il giorno di Luna Piena “Raash Purnima” RASH MELA, un festival Hindu che si basa sull’incontro della pastorella Radha e Lord Krishna; a Dubla la spiaggia fin dalle prime ore del mattino è gremita dalla comunità indù della zona delle Sundarbans, rendendola teatro delle principali cerimonie del bagno sacro di fronte al villaggio di pescatori. I fedeli arrivano con le barche, scendono, eseguono la Puja sulla spiaggia, tuffandosi poi in acqua mentre i devoti indù cantano la canzone religiosa Kirton continuando la Puja in onore di Krishna e Radha. I fedeli indù credono che Krishna e Radha siano venuti su quest’isola per compiere la Puja e fare il Bagno Sacro ‘Snaan’ in questa spiaggia, quindi ritengono che una volta che si sono immersi nello stesso posto in cui lo hanno fatto gli dei, allora saranno ulteriormente purificati anche loro. I colori sono stupendi sotto i raggi del sole all’alba. Trascorse circa 2 ore in spiaggia finché la Puja e il bagno sacro finiscono, si ritorna a navigare alla volta del Kotka Wildlife Sanctuary, da cui, ancorata la barca in una posizione adatta, si inizierà un breve trekking naturalistico nell’area forestale, dove l’osservazione della fauna selvatica è migliore.  Sundarbans Forest NP è la più grande foresta di mangrovie del mondo situata nella parte sud-occidentale del Bangladesh. Questa foresta straordinariamente diversificata, influenzata dalle maree, è stata dichiarata patrimonio mondiale dell’UNESCO in India e nella “Bangladeshis Coral Area” del Golfo del Bengala  Cena con barbecue e pernottamento a bordo (FB) Dopo cena, la barca inizierà a navigare controcorrente fino ad Harbaria.

13° GIORNO: DOMENICA 25 NOVEMBRE 2018: (SUNDARBANS CRUISE 3) DUBLA – KOTKA WILDLIFE SANCTUARY – HARBARIA FOREST – MONGLA – DHAKA – 125 km – 3,30 h  BARCA ,AEREO e BUS

Due terzi della Sundarbans Forest NP si trovano in Bangladesh e un terzo nella parte indiana. La radice rivolta verso il sole, il terreno fangoso, i bei panorami naturali, l’habitat naturale della più grande popolazione di tigri del Bengala, il coccodrillo dell’estuario in via di estinzione e il raggruppamento di migliaia di isole rendono la foresta unica. La verde vegetazione rigogliosa dà una nuova sensazione agli occhi e per gli amanti degli uccelli è una meravigliosa sfilata. Circa 270 tipi di uccelli sono stati registrati a Sundarbans, che attirano infatti bird-watchers da tutto il mondo. L’unico modo per viaggiare nella Sundarbans Forest in Bangladesh è in barca. Si può fare una gita di un giorno, ma l’escursione più popolare e affascinante è quella che include l’area del Kotka Wildlife Sanctuary. Attualmente, questo è il punto principale per turisti, ricercatori e fotografi di animali selvatici, perché è situato sulla foce del Golfo del Bengala, con maggiori opportunità di osservare diversi animali selvatici come cervi maculati, cinghiali selvatici, scimmie, bellissimi uccelli King Fisher, delfini e l’elusiva tigre del Bengala, che oltre ad essere diventata rara è anche molto difficile da avvistare; fare una camminata la mattina presto o il tardo pomeriggio è uno dei modi migliori per osservare la fauna selvatica e godersi la diversità della foresta. Al mattino presto quindi si effettuerà una gita in barca per osservare gli uccelli e dopo la colazione si fa un trekking nella Harbaria Forest. Riprendendo la navigazione a ritrovo verso Mongla, lungo il fiume Mara Posur ci si diverte a pescare con la lontra (chiamata localmente Vador o Udd). Il pranzo a bordo è anticipato per consentire all’arrivo a Mongla, dove si lascia il battello, di raggiungere in bus l’aeroporto nazionale di Jessore (2 ore e 30 minuti in auto) in tempo per prendere il volo serale per Dhaka (1 h) All’arrivo cena a Dhaka in un ristorante locale  (FB).

Nota: il Rush Mela coincide ogni anno dalla congiunzione con la Luna Piena; pertanto il programma può subire alcune modifiche in base alla congiuntura astrale, rispetto alle date provvisoriamente dichiarate in anticipo dall’Hindu Priest.

14° GIORNO: LUNEDI’ 26 NOVEMBRE 2018: DHAKA CITY TOUR – DHAKA AIRPORT  TUTTA LA GIORNATA BUS

pinkpalace

 

Dhaka è la capitale del Bangladesh dal 1608 costruita sul fiume Buriganga. È un centro per il commercio e la cultura, con una lunga storia come sede del governo. Nel 17° secolo fu la capitale Mughal del Bengala e rimangono molti palazzi e moschee di quel periodo. L’intera giornata è dedicata alla sua scoperta, tra l’incredibile traffico veicolare urbano, il più caotico del continente sub indiano e unico possibile ostacolo alla completezza del tour odierno. Si visitano: Liberation War Museum; Lord Curzon Hall (Office of the British vice Roy Lord Curzon); University Campus; National Shahid Minar (monumento simbolo del Nazionalismo Bengalese); il tempio induista Dhakeshwari, cuore spirituale della comunità induista; Armenian Church, chiesa ortodossa costruita dagli armeni a Dhaka nel 1781 A.D; Star Mosque (Tara Masjid), bellissima moschea completamente decorata con stelle; Nowab Abdul Gani’s Ahsan Manzil (Pink Palace), un palazzo bello e ben tenuto del periodo coloniale che ospitò la famiglia più influente di Dhaka, residenza del Nawab; Sadarghat River Station, il principale porto fluviale di Dhaka e una delle più grandi stazioni fluviali dell’Asia meridionale, rivelandosi come un luogo vivo e vibrante pieno di attività. Si vedranno centinaia di barche di periferia e insieme migliaia di persone che attraversano i due lati del fiume, piccoli venditori che vendono merci sulle loro navi, passeggeri e traghetti carichi di merci che transitano. Si prosegue con la visita: il Lalbagh Fort, costruito nel 1678 dal viceré del Bengala Muhammad Azam, che è un complesso fortificato incompleto del Mughal del XVII secolo che sorge prima del fiume Buriganga nella parte sud-occidentale di Dhaka; Shankaria Bazar con vecchi edifici costruiti su entrambi i lati della Hindu Street. Dopo una pausa pranzo si visiterà il famoso negozio di artigianato Aarong, nel cui indotto lavorano gruppi indipendenti, imprese familiari, cooperative e tantissime donne (tra le più povere ed emarginate delle aree rurali) che così possono beneficiare dei programmi di sostegno sviluppati da Brac (una Ong che si pone come obiettivo la riduzione della povertà e il sostegno ai poveri) alla quale va una parte importante dei guadagni  realizzati da Aarong, per sviluppare progetti sanitari ed educativi. Si rientra infine in albergo per preparare i bagagli nella camere  concesse in D-Use e poi l’ultima cena in un ristorante locale prima di raggiungere l’aeroporto di Dhaka (FB).

15° GIORNO: MARTEDI’ 27 NOVEMBRE 2018: DHAKA – DUBAI  AEREO

Dopo aver espletato le formalità burocratiche di uscita, si parte dall’aeroporto di Dhaka con imbarco per Dubai, da dove dopo un breve transito e cambio di aeromobile si prosegue per l’Italia con pernottamento e pasti a bordo.

Fine del viaggio e dei servizi “Viaggio Bangladesh”

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