USTICA
Gli antichi romani la chiamavano Ustica (da ustum, “bruciato”), mentre presso i greci era nota come Osteodes, Οστεώδες, “ossario” per i resti di mercenari che vi sarebbero morti per fame e sete. Da alcuni, come lo storiografo neozelandese L.G. Pocock e lo scrittore Marco Carlo Rognoni, viene ritenuta l’isola Eèa, la dimora della maga Circe citata nell’Odissea, che trasformava gli incauti visitatori in maiali. Scavi archeologici hanno rinvenuto alcuni insediamenti umani che risalgono al Paleolitico, portando alla luce anche i resti di un antico villaggio cristiano. E’ un complesso vulcanico non più attivo; l’attività vulcanica dell’isola, infatti, si è esaurita già da circa 130.000 anni. Ustica era un seamount (rilievo vulcanico isolato a forma generalmente conica che si eleva dal fondale marino per oltre 700 m.), che eruttava lave basaltiche attraverso sistemi di fessure eruttive. Lungo il sentiero di costa nord si possono osservare ancora tali fessure eruttive, insieme a parte dell’orlo del cratere collassato e inabissatosi per oltre 3/quarti, come avvenne a Santorini in Grecia.
In quest’isola sperduta nel mar tirreno, lungo la rotta nautica da Palermo e Napoli (a circa 67 km a nord-ovest di Palermo e a 95 km a ovest di Alicudi/isole Eolie), il borgo marinaro di Ustica accoglie il viaggiatore più esigente stupendolo. E’ nota per il suo mare azzurro, profondo e incontaminato, che le ha meritato l’appellativo di perla nera del mediterraneo, nelle cui acque, nel 1987, è stata istituita la prima Riserva Marina Naturale d’Italia allo scopo di proteggere il patrimonio faunistico e ambientale che si nasconde nel mondo sommerso, attorno all’isola. Ogni anno è sede del FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL FILM SUBACQUEO. Però visitarla a piedi è un piacere del corpo e dell’animo, camminando lungo i sentieri costieri e attraverso il Monte Guardia dei Turchi (mt 238) ad ovest, e il Monte Guardia di Mezzo al centro di poco più alto.
Attraversando la parte più antica dell’abitato di Ustica, e seguendo mulattiere e sentieri, circoscritti da tipici muretti di pietra nera lavica, si raggiungono luoghi ameni e nascosti, che testimoniano la bellezza selvaggia della natura con le sfumature cromatiche di calette, faraglioni che si specchiamo nel mare azzurro, e con i fiori policromi di fico d’India, cappero, cipolla selvatica, papaveri tra diverse specie di graminacee (Barboncino, Fienarola, Forasecco, Sonaglini), finocchio marino, statice o limonio e prati di barba di Giove e varie specie di opuntia, che a Ustica ormai endemiche raggiungono dimensioni notevoli, mentre sulle alture crescono arbusti di bianco spino, ulivo selvatico tra boschi di lentisco.
Sotto in successione cronologica sono le foto delle camminate tra i vari sentieri e della circumnavigazione in barca.
SENTIERO DI MEZZOGIORNO: TORRE SANTA MARIA, PUNTA S. PAOLO, PUNTA DELL’ARPA, FAGLIA DELL’ARSO, SCOGLITTI, FARO DI PUNTA GAVAZZI (TRAMONTO)
SENTIERO DI COSTA NORD + SENTIERO DEL BOSCO + MONTE GUARDIA DI MEZZO : ANGOLI DI USTICA, BELVEDERE, FORTINO RIVELLINO, ROCCA DELLA FALCONIERA, FARO P. OMO MORTO, CALA GIACONA, CALA DEL CAMPOSANTO, FARAGLIONI, COLOMBAIA, VILLAGGIO PREISTORICO CONTRADA TRAMONTANA, PUNTICEDDA, CURRUGGIU, TRI PETRI, TESTA DEL ROSSO, MADONNA DELLA CROCE, BOSCHETTO, GROTTA DEL RUPILLO, STAZIONE METEOROLOGICA, NECROPOLI, CALVARIO PANORAMA
CIRCUMNAVIGAZIONE DELL’ISOLA IN BARCA : PORTO, CALA SANTA MARIA, PUNTA S. FERLICCHIO e MULINO A VENTO, GROTTA AZZURRA, GROTTA PASTIZZA, GROTTA DELLE BARCHE, CAPO S. PAOLO, PUNTA GALERA, GROTTA VERDE, SCOGLIO DEL CORNUTO, PUNTA DELL’ARPA, GROTTA DEL TUONO, GROTTA PIRCIATA, PISCINA NATURALE, FARO PUNTA CAVAZZI, ZONA AREA MARITTINA PROTETTA, SCOGLIO DEL MEDICO, TRI PETRI, CURRUGGIU, PUNTICEDDA, PUNTA DELLA COLOMBAIA E FARAGLIONI, CALA CAMPOSANTO, CALA GIACONI, PUNTA OMO MORTO, CAPO FALCONIERA, CALA SANTA MARIA
PERSONAGGI ED INTERPRETI (IN ORDINE SPARSO) :
MODELS & ONION FLOWERS, SWIMMERS & WALKERS